New York
agosto 2016
Estate caldissima quella del 2016. Metti un viaggio di famiglia. Metti 5 stati americani in 15 giorni. Metti il tuo telefilm americano preferito e mettici anche tu risucchiato nella TV e catapultato in un mondo che pensavi esistesse solo nei film.
America.
Il gigante e il mare. Le proporzioni ci aiutano a capire chi alla fine della gara ha chances di vincere, per forza, o per furbizia. I colori invece a definire i territori conquistati.
MoMA. Andy Warhol - Campbell’s Soup Cans.
Top of the Rock. C’è chi vuole guardare lontano e chi ci riesce senza volerlo.
New York è troppo grande per il raggio visivo di un uomo soltanto. Dovremmo essere in 1000 e sono certa che ci sfuggirebbe comunque qualcosa. Per averla tutta sotto controllo serve salire fino al limite delle nostre umane vertigini. E stare li fermi a guardare per un pò.
Brooklyn Bridge. Le pareti d’aria, il ciglio dell’oceano, e le auto che sfrecciano. Non è terra, ma non ne è nemmeno mare.
Soho. Le scale antincendio americane sono belle anche se non sono li per esserlo. Basta vederne una ed è subito atmosfera.
I primi giorni pensi che ogni angolo di strada sembri essere il set di un film.
Poi capisci che lo è davvero.
Times Square.
MoMA.
All’angolo chiassosissimo di qualche numero Avenue.
Ho ripensato a quando da piccola compravo le cartoline in vacanza. Le sceglievo pensando alla persona alla quale avrei dovuto spedirla e per tutto il tempo fino all’arrivo a destinazione, immaginavo il postino sbirciare le mie parole. Che poi, al postino vorrei capire cosa gliene sarebbe importato. Ma vabbè. Questa è un’altra storia.
The New York Public Library.
The New York Public Library.
MoMA. Pablo Picasso - Les demoiselles d'Avignon
Non siamo poi così lontani da New York per goderci questo sottofondo musicale.
Alla fine di una gara, sopratutto se sei un tipo competitivo, non ti interessa nulla se non il primo posto. Tutto il resto è “shit”. Dopo la delusione ripensandoci, potrebbe consolarti sapere che hai gareggiato insieme agli altri in assoluta parità di condizioni.
Alla ricerca di un’immagine che mi ricordasse cos’è uguaglianza, cosciente del fatto che forma e sostanza sono due giganti che non parlano, ho pensato comunque che questa distesa di anime bianche fosse una buona sintesi.
Al rientro da un lungo viaggio che hai amato, vuoi strapparne un pezzettino fino all’ultimo.
Ne ricorderemo la grandezza fisica. L’eccentricità. L’esibizionismo spudorato. La storia coraggiosa. E tutti i colori della pelle.